DanteDì

#iorestoacasa9


DANTEDI': una giornata interamente dedicata a Dante
E allora noi vi portiamo subito alla scoperta di uno splendido volume della nostra Biblioteca Antica:
Dante Alighieri
Opere del diuino poeta Danthe con suoi comenti: recorrecti et con ogne diligentia nouamente in littera cursiua impresse
Venezia, Bernardino Stagnino da Trino, 1512
CNCE 1149
Legatura in mezza pelle
[12], 441 c.; 4°
Vercelli, Biblioteca del Museo Camillo Leone, ML 671

Parlare di Dante Alighieri o della Divina Commedia in una così breve descrizione potrebbe apparire inutile considerata la vastità dell’argomento. Più interessante in questo contesto sarebbe, invece, ricordare, secondo quanto Rosaldo Ordano scrisse in un suo contributo dal titolo “E così la Commedia divenne Divina” (Bollettino Storico Vercellese 28, primo semestre 1987), che fu un tipografo trinese, Gabriele Giolito de’ Ferrari - parente del Bernardino Stagnino ed editore dell’opera in oggetto – che per primo diede alla Commedia di Dante l’epiteto di Divina quando, nel 1555 stampò a Venezia l’edizione del poema curata da Ludovico Dolce. Prima di lui l’opera era chiamata semplicemente Comedia.