Le strade romane

Arthur Dent, protagonista Guida galattica per autostoppisti, è un uomo sulla trentina solo e tristemente alcolizzato, accetta che si abbatta la sua casa per costruire una tangenziale senza protestare neanche troppo. Tutto il racconto è incentrato su come riuscire a vivere per le strade extraurbane di tutto il nostro sistema solare, su come sostanzialmente fare “autostop” per le vie di altri pianeti. La terra sta per diventare interamente ricoperta di autostrade e Arthur non ha possibilità alcuna di cambiare la sua situazione, quindi meglio adattarsi prima di rimanere intrappolati.
Non si sa se queste tangenziali siano davvero funzionali, e non siano state costruite solamente per ghettizzare gli umani, quello che sicuramente si conosce però è che tutta la storia di costruire strade e rendere la terra un posto migliore non parte da un’idea aliena ma arriva dal passato, in un’ epoca, in cui le strade venivano realizzate ancora a mano con procedimenti lunghi e difficoltosi, venendo tutt’oggi considerate tra le costruzioni più gloriose e durature della Roma Antica.
L’antica rete viaria romana fu di capitale importanza per il controllo dei territori conquistati e per l’affermazione di influenze politiche, economiche e culturali.
All’interno della cosiddetta “manica di raccordo”del Museo Leone ne vediamo un esempio sostanziale:
l’intento di illustrare Vercelli come fulcro di una rete viaria importante per l’impero romano è reso dalla ricostruzione di una strada basolata romana, arricchita da pietre miliari rinvenute nel vercellese e nelle province vicine che ne delimitano, in qualche modo, l’ampiezza percorribile. Tale strada sembra proseguiresulla carta geografica dell’Italia rivoltata sulla parete retrostante. Il diorama appare particolare, e in un certo senso ambiguo, l’Italia è rovesciata e schiacciata, il nord è rappresentato più dettagliatamente rispetto al sud, come se in qualche modo si lasciasse intendere una maggiore importanza delle strade nordiche che portano alla capitale. L’ intento era dunque di illustrare quanto, soprattutto dopo la conquista romana, la città diventa un fondamentale punto di snodo per scambi e commerci d’oltralpe e della pianura padana occidentale. L’importanza della strada sia per la cultura romana che per quella aliena, ci fa capire all’interno del racconto che asfaltare tangenziali sui pianeti bisognosi di cultura è un po’come asfaltare le stesse persone.