"Verso mondi da inventare"

I VINCITORI


Scusandoci per il ritardo siamo felici di poter proclamare anche quest'anno i vincitori
della seconda edizione del concorso "Verso mondi da inventare"

SEZIONE A. Verso mondi da inventare. Insoliti incontri nell’Hortus  (secondarie di primo e secondo grado)
Per la sezione A era richiesta la composizione di un racconto che avesse come protagonista una delle creature mitologiche che i ragazzi avrebbero incontrato varcando la soglia di uno degli “stargate” suggeriti dai Servizi Educativi del Museo Leone. I portali del Museo scelti per questo viaggio erano le pagine dell’Hortus sanitatis che trattano delle seguenti creature: Basilisco, Fenice, Drago, Drago marino, Grifone, Mandragora, Leviatano, Unicorno, Arpia, Idra e Pegaso.

Con le parole del giudice Danilo Zagaria proclamiamo vincitore per la sezione A il racconto
"In memoria di Bartolo":
Per l’ironia e la figura tragicomica di Bartolo, per la capacità di rendere unica la versione medievale di un essere mitologico come l’Idra di Lerna e per aver saputo calare mostro e vicenda nel vercellese, assegno la vittoria del concorso Verso mondi da inventare 2 al racconto “In memoria di Bartolo” di Sebastiano Giassi, Edoardo Cosseta ed Enrico Tognini della classe IV LI dell’IIS Sobrero di Casale Monferrato.


SEZIONE B. Verso mondi da inventare. A spasso nell’Hortus  (infanzia e primarie)
Per la sezione B era richiesta la realizzazione di un elaborato grafico (con tecniche e materiale liberi) in cui doveva comparire una tra le creature mitologiche selezionate dall’Hortus Sanitatis (Unicorno, Pegaso, Grifone, Fenice, Idra e Basilisco). 

Proclamiamo vincitore per la sezione B l'opera collettiva SPERANZA
Classe 3^ e 2^_Pluriclasse
Scuola Primaria di Casalvolone – I.C. “Guido da Biandrate” NO

Il commento della nostra giudice Paola Camoriano:
L'opera si presenta come un collage di casette e fiamme, realizzate con cartoncini di vario spessore e forma, colorati e ritagliati con molta cura e attenzione.
È un'opera di grande impatto visivo, le fiamme creano drammaticità e tensione emotiva.
La guerra è caos, è distruzione, è la malvagità dell'uomo che vuole prepotentemente dominare su ogni cosa.
Nonostante il subbuglio e la devastazione che la guerra inevitabilmente porta, l'illustrazione ha una struttura molto precisa ed equilibrata: ogni elemento si intervalla all'altro con un'armonia che contrasta con il tema drammatico trattato.
C'è un'ordinata separazione tra primi e secondi piani, un piacevole accordo tra il colore biscotto delle case e il rosso forte delle fiamme.
Le case resistono, sono vive, le finestrelle brillano di luci e colori.
La guerra non può e non deve vincere.
Potrà solo rendere più forti e consapevoli le persone che vogliono restare unite, per far rinascere (proprio come la Fenice che si innalza in cielo dalle sue ceneri, avvolta da una nube luminosa) una nuova città tutta da costruire insieme.